È venerdì. Magari fosse stata giornata di gara. Avremmo fatto la fila agli ingressi del PalaDirceu. Avremmo atteso Feldinho che salutava i tifosi. Avremmo sostenuto la squadra in un crescendo di emozioni e allegria. Assistere alle gare della Feldi Eboli é ormai evento che vede la partecipazione di tutta la comunità di Eboli e oltre.

Purtroppo, l’emergenza COVID-19 ha fermato tutto e tutti. Ci troviamo in un limbo, tra l’attesa per quel che potrebbe essere e le decisioni della Divisione Calcio a Cinque. Intanto altri sport indoor come basket, volley e pallamano hanno sospeso in maniera definitiva i campionati. Situazione diversa riguarda il calcio, il Dio pallone è sostenuto da regole economiche che, anche in un momento come questo, mettono in secondo piano la salute di tutti.

Con queste premesse ecco la lettera aperta di Gaetano Di Domenico, presidente della Feldi Eboli : “Siamo nella settimana della Santa Pasqua, che mai come quest’anno ci invita a grande riflessione, in un’Italia che affronta con orgoglio e sacrificio questo dannato nemico invisibile. Mentre lo Sport in generale è fermo, stiamo assistendo ad un campionato tra i più avvincenti, quello messo in scena dal popolo del Belpaese, gli italiani stanno mostrando un cuore immenso per difendere la propria libertà. La squadra dei camici bianchi, degli infermieri, quella delle Forze dell’Ordine, quella dei volontari, quella della gente comune. Tutti pronti a dare una mano, aiutando il prossimo a combattere con tutte le forze necessarie. Un comportamento utile a tornare presto alle nostre abitudini, alle nostre famiglie, ai nostri abbracci, ai nostri baci. Il mio messaggio per tutta la famiglia Feldi Eboli è di fare spazio dentro di noi, trovare modo di credere nella resurrezione di Cristo così come quella del nostro Paese”

Un passaggio obbligato da parte del patron anche per tutte le componenti rossoblù “Ho avuto sin dal principio la percezione che questa situazione avrebbe lasciato un brutto segno nella storia della nostra Nazione. Per motivi lavorativi ho diversi amici e contatti in Cina, dove hanno fronteggiato per primi questa epidemia. Per questo la mia decisione repentina è stata di preservare la salute dei tesserati, soprattutto quelli stranieri. Da padre ho guardato alle famiglie, li abbiamo assistiti per tornare a casa in sicurezza, preservando anche il profilo economico oltre quello personale, e pagando il pegno di una situazione eccezionale.

Detto ciò, mancano a tutti, e a me in particolare, i miei giocatori, il mio staff, le giovanili, i dirigenti, il pubblico, i tifosi, gli amici. Ma prima di tutto viene l’obiettivo comune di poterci riabbracciare, ricordando questo periodo come un brutto sogno

Infine, la chiosa per ciò che riguarda il prosieguo delle attività sportive: “Intanto la chiusura delle attività é protratta al 3 maggio, seppure i dati siano sempre più rassicuranti non siamo fuori pericolo. La mia posizione è proprio questa, non guardare all’uovo oggi ma alla gallina domani. Verificare se ci sono effettivamente le condizioni per tornare in campo, con le garanzie che questo nemico subdolo sia definitivamente sconfitto. 

Ci rimettiamo agli organi preposti, che dovranno prendere decisioni sul riavvio della stagione in corso o se ripartire dalla prossima. Ci auguriamo che dal Governo alla LND, fino alla Divisione Calcio a Cinque, siano pervasi dal buon senso, pensare ad un finale di stagione a porte chiuse o senza la totale garanzia di sicurezza per me è assurdo. Il futsal in Belgio e in Portogallo ha dichiarato chiusa la stagione in corso, soprattutto per guardare al futuro in maniera più serena.

Invitando tutti a rispettare rigorosamente le disposizioni di restare in casa, rivolgo il mio augurio sincero di una Santa Pasqua, con l’auspicio che questo giorno possa rinnovare in noi la fiducia, la speranza e la gioia”.

 

 

ufficio stampa Feldi Eboli