Spaccata. Salto. Riflesso. Quanti esercizi e quanta fatica per quello che è uno dei ruoli più importanti, nel futsal ancor di più…portiere che brutto mestiere! Difficile, particolare, il suo compito non è soltanto evitare di prendere gol, ma guidare tutta la squadra, grazie alla posizione privilegiata che offre una visuale completa. Concentrazione e calma, ma anche genio e sregolatezza, le caratteristiche che Brandon Giordano va perfezionando gara dopo gara, stagione dopo stagione. Nato nel dicembre del ’96, un vero e proprio patrimonio della Feldi Eboli: “Crediamo fortemente in lui, negli ultimi anni ha calcato i campi della Serie A, sono sicuro che questa stagione sarà per lui decisivaarriva l’esortazione diretta del presidente Di Domenico -. Di concerto con il tecnico, Brandon sarà nel parco portieri della Prima Squadra per mettere in difficoltà il preparatore e lo stesso tecnico, ha le qualità per mettere in difficoltà mister Cipolla nelle scelte”.

SECONDA PELLE – Un percorso verticale, dalle giovanili alla Serie A, settimana dopo settimana sempre pronto ad esercitarsi per tendere al meglio, l’estremo Giordano non vede l’ora che inizi il raduno: “Si prospetta un’annata importante, soprattutto per un ruolo delicato quale il portiere, sono sicuro che insieme ad Alberto Mancini proseguiremo un percorso di crescita – questo il parere di Brandon – . Ringrazio il presidente Di Domenico e mister Cipolla, sento la fiducia della società e farò di tutto per ripagarla. Questa maglia è per me una seconda pelle, darò tutto me stesso per portare in alto questi colori”.

 

ufficio stampa Feldi Eboli