Mentre la Divisione Calcio a Cinque è in fermento, la Feldi Eboli prosegue la preparazione organizzativa per la stagione 2020/21, la cui data d’inizio è fissata al 10 ottobre. Le attività sportive del 2019/20 si sono concluse anzitempo, come tutti sappiamo, per questo e ancor di più è importante ripartire con i giusti presupposti e con le idee chiare sul da farsi.

Ad intervenire è il Direttore Generale della Feldi Eboli, Sergio Russo, che rivolge il suo primo sguardo al futuro: “Dal punto di vista prettamente tecnico, abbiamo costruito la squadra incentrandola su un perno fondamentale, il nostro nuovo mister Alberto Riquèr. Sulla scorta delle sue indicazioni, la società in uno con il direttore tecnico Marcello Serratore ha valutato e selezionato tutti i profili in linea con il nostro progetto”.

Non bisogna dimenticare però quanto accaduto a causa della pandemia da CoViD-19: “Senza se e senza ma, ci siamo mossi in anticipo, salvaguardando, al di sopra di tutti gli interessi sia sportivi che economici, innanzitutto la salute dei nostri tesserati. Ci è apparso subito evidente, e di questo rendo pubblico merito al nostro Presidente, che la situazione era seria e di portata planetaria. La nostra decisione, anche se da molti improvvidamente criticata, alla lunga si è dimostrata essere quella giusta“. 

Non lascia nulla al caso: “Prima siamo stati all’empasse, poi si pensa a ripartire, ma da cosa? È proprio questo il punto nodale..!! La disciplina vive un momento non felicissimo in quanto a governance, siamo passati dal commissariamento, alla sospensione, fino ad un nuovo direttivo, troppe cose che fanno storcere il naso. Ora si va millantando una “straordinaria opportunità” , che al momento non leggiamo da parte della Divisione Calcio a Cinque, dove probabilmente il Commissario, dott. Caridi, avrebbe avuto più potere in meno tempo il che gli avrebbe consentito di prendere decisioni rapide ed efficaci. Ovviamente, senza mai dimenticare che l’ultima parola spetta pur sempre alla Lega Nazionale Dilettanti”.

Prosegue su questa falsariga il dg: “Parafrasando il presidente Gaetano Di Domenico, va trovato il vaccino che debelli la cattiva gestione piuttosto che cercare palliativi che non portano a nulla di serio e duraturo. Non sono qui ad indorare la pillola, anzi, come società siamo critici anzitutto con noi stessi, solo così possiamo cercare di sbagliare il meno possibile”.

Insomma, la Feldi Eboli vuole e reclama a buon diritto maggiore attenzione e maggiore cautela per per il futuro della disciplina: “Negli ultimi anni abbiamo assistito a diversi addii, spesso improvvisi e senza un motivo evidente, la maggior parte di loro con troppi strascichi, un comportamento che offende l’intero movimento del futsal italiano. Ci vogliono basi solide, fatte di organizzazione, serenità, e stabilità poiché non bastano solo le risorse economiche, se pur necessarie. Le società devono strutturarsi di conseguenza, organizzandosi per far si che la Serie A in particolare, e tutto il futsal nazionale in generale, venga considerato per quello che è, non certo il torneo di calcetto del paesino, ma un vera competizione di Elite. Attenzione, è qui mi rivolgo accoratamente a tutti i dirigenti e a tutti gli addetti ai lavori del nostro movimento, dall’uno all’altra il passo è molto breve“.

ufficio stampa Feldi Eboli